Io voglio esserci... perché ho ancora qualcosa da dire. Stay tuned!
16.1.12
26.3.11
Il cigno nero
scritto e diretto da
Massimo Manuel
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Etichette: Darren Aronofsky, Il cigno nero
5.3.11
The Social Network
The Social Network di David Fincher
(2010) USA

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Etichette: David Fincher, The Social Network
26.1.11
visioniINBREVE: Baciami ancora - Shadow - L'uomo nell'ombra
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Etichette: Baciami ancora, Federico Zampaglione, Gabriele Muccino, L'uomo nell'ombra, Roman Polanski, Shadow, visioniINBREVE
21.1.11
visioniINBREVE
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Etichette: Brotherhood, Gabriele Salvatores, Happy Family, My son my son, Nicolo Donato, Nightmare on Elm St., Samuel Bayer, visioniINBREVE, Werner Herzog
18.12.10
Dexter 5: vendetta e redenzione
Le consuete e puntuali riflessioni che Dexter suscita sono arrivate al rispettabile traguardo della quinta serie. Lo schema abbiamo imparato a conoscerlo: si parte da un assunto base e cioè quello di un protagonista serial killer che soddisfa un istinto omicida rispettando un codice d'onore discutibile ma che a suo modo gli permette di unire l'utile al dilettevole. Le prime due stagioni erano state improntate al meccanismo più interessante: come far empatizzare il pubblico con un "mostro"? La sfida fu ampiamente vinta, non solo per il successo di pubblico (che in America non fa testo, visto che da quelle parti è ancora fortemente considerato lecito il desiderio di punire a morte chi si macchia di orribili crimini) ma soprattutto per le dinamiche seriali messe in campo a sostegno dell'obiettivo da raggiungere. La terza serie propose un capovolgimento della prospettiva: e se Dexter piacesse a tal punto da far nascere spirito di emulazione? La quarta, e forse la migliore, serie sottolineava la nascente preoccupazione del protagonista verso i doveri familiari e come questo potesse conciliarsi con la sua sete assassina. La risposta finale fu tanto spiazzante quanto inaspettata: non si può; sono due mondi che non possono coincidere e che finiranno prima o poi con il distruggersi a vicenda.
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Etichette: Dexter, Uno sguardo altrove
21.10.10
Buried
Buried è un film politico. Il pretesto della claustrofobica trama thriller cede presto il passo alle connotazioni politiche e le relative conseguenze che questo comporta. Infatti la storia del povero Paul è implausibile ma non è alla coerenza narrativa che il film mira, difatti non avrebbe senso rinchiudere un sequestrato dentro una bara e costringerlo a procurarsi da lì i soldi del riscatto. Il fulcro del film è il luogo della vicenda: l’Iraq bombardato a scopi pacifici, i meccanismi insani delle guerre e come questi riescono ad influire anche sulle vite di coloro che di nazionalità appartengono al paese che quel bombardamento lo ha avviato: la storia di Paul è anche la storia dell’economia che si mette in moto intorno alla guerra fino a colpire le vite dei poveri cristi che per sfamare la famiglia si arruolano o fanno i lavoratori civili in zone di guerra. Ecco perché la plausibilità del film sta nella sua ambientazione irachena. Tutto questo è ancora più chiaro nella provocatoria scelta del finale, che ovviamente non rivelerò (a film finito, la gente è rimasta immobile per secondi interminabili, con le luci della sala già accese) ma che ben centra l’obiettivo morale dell’intera pellicola.
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Etichette: Buried, Rodrigo Cortés
3.10.10
Inception
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Etichette: Christopher Nolan, Inception
27.9.10
Somewhere
Somewhere di Sofia Coppola
(2010) USA
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Etichette: Sofia Coppola, Somewhere
22.6.10
Il profeta
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Etichette: Il profeta, Jacques Audiard






